[quote ] Ulteriore domanda: ho letto, su qualche sito che recensisce le crocchette, che sarebbero da penalizzare i mangimi in cui la percentuale di carboidrati supera la somma di proteine e grassi. Ha senso? [/quote] |
qualche settimana fa ho raccolto un po' di
materiale e questo èuello che ne è venuto fuori....
RISPOSTA (sintetica)
NO.
Questa affermazione non ha nessun fondamento scientifico.
Piccolo approfondimento (ampiamente
incompleto):
Gli unici 'rapporti' tra i vari elementi che sono stati studiati e stabiliti
scientificamente, sono quelli tra i Micro e Macro elementi, e tra gli acidi
grassi essenziali.
Tra i primi, il più imortante è il rapporto 'calcio/fosforo' che deve essere
compreso entro determinati limiti, altrimenti si creano grosse problematiche
nella salute del cane.
In particolare il calcio e il fosforo interagiscono tra di loro, e l'aumento di
uno inibisce l'assorbimento dell'altro, e viceversa.
Se si esce da questi rapporti si rischia la carenza di uno dei due elementi con
gravi, a volte gravissime conseguenze.
Calcio e Fosforo non sono gli unici ad interagire tra loro, praticamente tutti
gli elementi si influenzano a vicenda...
La conseguenza 柣he un buon mangime DEVE essere bilanciato e quindi
correttamente integrato.
Anche il rapporto tra gli acidi grassi, i 'famosi' omega 3/6/9 ha delle regole,
e occorre fare attenzione alla loro proporzione, ed in particolare alla presenza
di quelli che sono gli 'acidi grassi essenziali'
Essenziali, perché indispensabili alla vita, e perché l'organismo NON riesce a
metabolizzarli autonomamente partendo da altri elementi.
Lo stesso discorso è possibile farlo su alcuni amminoacidi, che DEVONO essere
assunti col cibo, perché l'organismo non è in grado di produrli da se, o fatica
a farlo.
Il primo ad essere studiato è stata la 'taurina', per via del fatto che
alimentando i gatti con mangimi non integrati con questo amminoacido, questi...
morivano....
La taurina, per il gatto è indispensabile, perché non è in grado di
sintetizzarla partendo da altri elementi, e deve essere presente nelle giuste
dosi in tutti i mangimi per gatti.
NON esistono invece 'rapporti' raccomandati tra la quantita di carboidrati,
proteine e grassi.
Esistono delle raccomandazioni sui dosaggi minimi, ed a volte massimi, date dai
vari enti che si occupano di regolamentare il pet-food, vedi FEDIAF, AAFCO, NCR,
etc etc.
I cani non possono sopravvivere senza proteine nella loro dieta.
Le proteine nella dieta devono contenere almeno i 10 specifici
amminoacidi che i cani non possono metabolizzare da soli.
Alcuni di questi sono contenuti SOLO nelle proteine di origine animale, e sono
scarsi, o assenti, in quelle di origine vegetale.
Se assenti nelle materie prime utilizzate, questi amminoacidi DEVONO essere
integrati ed aggiunti alla dieta del cane.
Allo stesso modo, NON può vivere senza un apporto di grassi.
I grassi, animali o vegetali, sono fonte di ENERGIA, sono indispensabili come
vettori delle vitamine liposolubili, e in molte funzioni metaboliche,
neurologiche e biologiche.
Mentre tutti i tipi di grassi forniscono energia, è essenziale che nella parte
lipidica siano contenuti alcuni tipi di grassi, i famosi 'omega 3,6,9', alcuni
di questi, chiamati 'acidi grassi essenziali', che non possono essere
metabolizzati dall'organismo e quindi DEVONO essere assunti nella dieta.
In teoria, invece, un cane 'potrebbe' sopravvivere senza carboidrati.
Infatti il cane è in grado di metabolizzare l'eccesso di proteine, e
trasformarle in zuccheri per fornire energia.
Questo processo, però è meno efficiente rispetto ad utilizzare direttamente gli
zuccheri partendo dai carboidrati, il che vuol dire che l'organismo del cane,
potendo scegliere, sceglie la soluzione 'più economica', ovvero se può prima
usa gli zuccheri semplici, poi quelli complessi, poi le proteine e i grassi.
A questo punto occorre chiedersi, Meglio le proteine, meglio i carboidrati o
meglio i grassi?
DIPENDE...
Fatta salva la quantitò 'minima' di proteine, necessarie a fornire all'organismo
gli amminoacidi che servono per il ricambio cellulare, ed i grassi minimi
necessari per il buon funzionamento dell'organismo, l'ENERGIA necessaria al
metabolismo e all'attività muscolare, puà venire fornita sia dai carboidrati,
che da Proteine e grassi.
Con alcune sostanziali differenze, che dipendono da molti fattori, ambientali,
fisici e energetici.
Dividiamo l'energia necessaria in due parti.
La prima èuella che viene utilizzata per 'mantenere in vita' l'organismo,
(metabolismo basale) e a mantenere la giusta temperatura corporea.
A questa va aggiunta l'energia necessaria per i processi digestivi e di
conversione degli alimenti.
Il resto può essere usato per l'attività muscolare, e quindi per il movimento,
il gioco, la caccia, lo sport etc...
Il cane, come tutti gli organismi a sangue caldo, spende energia per mantenere la giusta temperatura corporea.
A differenza degli umani, il
cane non suda, e spesso fatica di più a mantenersi fresco che per mantenersi caldo.
Questo vuol dire che ci sarà una temperatura di 'minimo sforzo' e ogni aumento o
diminuzione della temperatura esterna richiederà un consumo di calorie maggiore
per poter mantenere la giusta temperatura corporea.
La temperatura di 'sforzo minimo' varia in base a molti fattori, stazza, razza,
tipo di mantello, temperatura esterna.
E per i cani questi valori sono diversissimi.
Abbiamo cani che pesano un Kg ed altri che ne pesano 100... cani col pelo corto
e senza sottopelo, o pelo addirittura assente, ed altri con mantelli
foltissimi...
razze predisposte e costruite per stare al freddo (cani nordici)
ed altre per stare al caldo, etc etc...
La temperatura di 'minimo sforzo', è in genere di parecchi gradi inferiore a
quella corporea.
In genere nei cani (di taglia media) a pelo raso è di circa 25 gradi, e in
quelli a pelo folto di circa 14 gradi.
Questi valori, nei cani di grande mole si
abbassano ed in quelli di piccola o piccolissima mole si alzano.
Nei cani di tipo nordico si abbassano ed in altre razze si alzano.
Ovviamente l'argomento è molto più complesso, ma sto cercando di sintetizzare il
più possibile.
Il cane, o meglio gli organismi viventi, 'spendono' energie per i processi
digestivi, che a loro volta producono calore e influenzano il parametro
precedentemente trattato.
I valori di Mantenimento, quindi, variano perciò moltissimo...
Alcuni dati:
1. Temperatura ambiente | ||
30-35 °C | fabbisogno minimo ~ 1,2 / 2 1,5 | (cani a pelo lungo) |
20-25 °C | fabbisogno minimo ~ 1,0 / 1,2 | (razze nordiche) |
< 10°C | fabbisogno minimo ~ 1,1 / 1,0 | (razze nordiche) |
0 °C | fabbisogno minimo ~ 1,25 / 1,1 | (razze nordiche) |
-10°C | fabbisogno minimo ~ 1,5 / 1,25 | (razze nordiche) |
2. Temperamento | |
flemmatico e castrati | fabbisogno minimo ~ 0.9 |
sedentario o calmo | fabbisogno minimo ~ 1.0 |
normale | fabbisogno minimo ~ 1,1 |
moderatamente attivo | fabbisogno minimo ~ 1,15 |
nervoso, attivo | fabbisogno minimo ~ 1,2 |
iperattivo, agitato |
fabbisogno minimo ~ 1,3 |
3. Razza | ||
razze nordiche | fabbisogno minimo ~ 0,9 | |
razze predisposte ad obesità | fabbisogno minimo ~ 0,9 | ((Beagle, Labrador retriver, Cocker, Boxer) |
razze predisposte al dimagrimento | fabbisogno minimo ~ 1,1 | (Levrieri, Alani) |
altre razze | fabbisogno minimo ~ 1 |
Le energie necessarie al mantenimento
basale, possono essere essere fornite da ognuno dei 3 gruppi
secondo un criterio di 'massima efficienza', in ordine da carboidrati, proteine
e grassi.
Resta da quantificare l'attività MUSCOLARE.
Questa può variare TANTISSIMO, in base alla quantità di sforzo, e alla durata
dello stesso.
Dobbiamo inoltre distinguere tra attività normale, e quella del 'cane atleta'.
Parlando di 'cani atleti' gli studi sono molti, e sono molto interessanti.
Distinguiamo innanzitutto il 'tipo' di sforzo.
Ad esempio potremo avere:
- le corse veloci praticate dai levrieri (sprint)
- le
prove di media durata (agility) o ripetute (field trials)
- il lavoro medio,
continuo e prolungato dei cani da soccorso
- quello discontinuo e prolungato dei
cani da caccia
- il lavoro intenso, e prolungato dei cani da slitta.
Ognuno di questi 'lavori' innesca processi diversi di conversione dell'energia.
Attività | Anaerobiosi alattica | Aerobiosi lattica | Aerobiosi |
Salto | +++ | + | #0 |
Corsa levrieri | + | +++++ | ++ |
Agility | #0 | ++++ | ++ |
Field trial | #0 | ++ | +++ |
Soccorso | #0 | #0 | ++++ |
Caccia | #0 | #0 | ++++ |
Corse slitta | #0 | #0 | ++++++ |
Iditaroad | #0 | #0 | ++++++++++++++++ |
In generale, i fabbisogni energetici di un cane sottoposto ad unora di lavoro risultano superiori del 10 %, mentre laumento è stimato del 40-50 % se il lavoro si protrae per alcune ore nel corso della giornata.
Tipo di attività | Fabbisogni energetici |
Guardia, sprint | 1,0 - 1,2 |
Ring | 1,2 - 1,5 |
Caccia, corsa su media distanza | 1,5 - 2,0 |
Sforzo prolungato | 1,8 - 2.5 |
Sforzo intenso e prolungato | 2,2 - 3.5 |
Iditarod | 8,5 e + |
Per i cani da slitta, ad esempio:
Tipo di attività | Fabbisogni energetici (kcal/d) |
Riposo | 1000-1200 |
Allenamento (5-8 km/d) | 1300-1400 |
Allenamento (10-20 km/d) | 1700-1800 |
Allenamento (30 km/d) | 2000-2400 |
Gara di resistenza | 2500-3000 |
Iditarod | 8500-e più |
Considerando che il cane non può alimentarsi di continuo, è evidente che col
cambiare del tipo di sforzo, cambiano anche il TIPO di alimenti in grado di
supportarlo.
I carboidrati e i lipidi rappresentano la fonte energetica principale per il
muscolo.
In umana gli alteti che fanno sforzi prolungati (ad esempio i ciclisti)
effettuano il cosidetto 'carico di carboidrati' prima di una gara...
( http://www.proaction.it/alimentazione-carico-di-carboidrati ) in
pratica fanno una SCORTA DI GLICOGENO da usare durante la gara...
Nei cani, molti studi hanno evidenziato come allincirca il 70-80 % dellenergia
necessaria per unattività fisica prolungata deriva dal metabolismo lipidico e
soltanto la restante parte dal metabolismo dei carboidrati.
La maggior parte degli studi, sono riferiti a condizioni estreme (cani da
slitta), in questi casi, è dimostrato che una dieta ad elevato tenore lipidico,
aumenta la disponibilità degli acidi grassi per il metabolismo ossidativo dei
muscoli e limita il consumo di glicogeno, ritardando la comparsa del senso di
affaticamento.
Le proteine intervengono nella fase immediatamente successiva allo sforzo, e
durante il riposo vengono tutte utilizzate non per fornire energia, ma per
'rigenerare' il tessuto muscolare.
Proviamo quindi a vedere i rapporti 'ideali' a seconda dell'attività fisica
svolta:
Attività | Proteine | Lipidi | Carboidrati |
Sprint, guardia | 2228% s.s. (2025% delle calorie) | 8-10% s.s. (2024% delle calorie) | 5565% s.s. (5060% delle calorie) |
Intermedio (sforzo di intensita e durata ridotta) | 2232% s.s. (2025% delle calorie) | 15-30% s.s. (3055% delle calorie) | 3055% s.s. (2050% delle calorie) |
Intermedio (sforzo di intensità e durata elevata) | 2230% s.s. (1825% delle calorie) | 25-40% s.s. (4565% delle calorie) | > 50% s.s. (> 75% delle calorie) |
Endurance | 2834% s.s. (1822% delle calorie) | >50% s.s. (>75% delle calorie) | <15% s.s. (<10% delle calorie) |
Per i 'cani da casa', sia quelli che sono sedentari che quelli che fanno una
normale attività fisica, non si può certo parlare di 'cani atleti', e sono
equiparabili alla prima categoria (Sprint, Guardia)
I loro fabbisogni energetici sono paragonabili a quelli di 'mantenimento'
aumentando di un fattore 1,2/1,5 , e la composizione del loro mangime non è complicata dai fattori visti sopra.
Riguardo ai golden, poi, occorre tenere presente che sono una razza che tende ad
essere vorace, e a metabolizzare gran parte di quanto ingurgitano.
Se fanno saltuariamente sport, tipo trekking, passeggiate
anche lunghe, gite in
montagna, nuoto etc, è possibile semplicemente aumentare di poco (15% - 30%) la
dose del mangime mangiato solitamente, e questo DOPO lo sforzo fisico, prima del
riposo.
Quindi, in un cane che fa normale attività fisica, e vive in climi 'normali'
ne troppo freddi ne troppo caldi, la dieta PUРessere composta da un mix dei tre
gruppi di alimenti, e i carboidrati possono rappresentare la quota maggiore di
apporto calorico
Quando si parla di carboidrati (GLUCIDI) occorre poi fare una ulteriore
suddivisione.
Questi, sono dei composti chimici organici formati da atomi di carbonio,
idrogeno e ossigeno.
I glucidi vengono anche chiamati carboidrati (semplici o complessi), saccaridi
(solitamente divisi in mono- e polisaccaridi) o zuccheri.
Sono la più comune fonte di energia negli organismi viventi, e la loro
digestione, ovvero la loro trasformazione in ENERGIA, richiede molta meno acqua
e meno energia, di quelle necessarie per trasformare le proteine o i grassi.
Partendo da quelli semplici troviamo gli zuccheri monosaccaridi (glucosio,
fruttosio, galattosio), i disaccaridi (maltosio, galattosio, saccarosio), gli olisaccaridi (maltodestrine)
e i polisaccaridi (amido, fibre, glicogeno).
Ognuno di questi viene assorbito con 'chimiche' diverse, e in maniera diversa a
seconda della specie.
Nell'uomo, ed in tutti gli erbivori, la digestione dei carboidrati inizia in
bocca dove gli enzimi della saliva (che contiene amilasi) iniziano la scissione
dei carboidrati complessi. Nello stomaco l'azione degli enzimi salivari viene
interrotta dall'ambiente acido e riprende nell'intestino tenue dove, grazie ai
succhi pancreatici (enzima a-amilasi), i polisaccaridi vengono ridotti a
monosaccaridi.
Mentre il glucosio viene assorbito rapidamente, il fruttosio viene assorbito più lentamente, e così via.
Il differente 'tempo' di assimilazione è la base del concetto di 'indice
glicemico'.
L'indice glicemico (IG) rappresenta la velocità con cui aumenta la glicemia in
seguito all'assunzione di 50 grammi di carboidrati. La velocità si esprime in
percentuali prendendo il glucosio come punto di riferimento (100%).
Un indice
glicemico pari a 50 indica che l'alimento preso in esame innalza la glicemia con
una velocità che è la meta di quella del glucosio.
Questo è influenzato dal tipo e dalla qualità dei carboidrati, in genere, tanto
più sono semplici e raffinati, tanto più l'indice glicemico aumenta, con alcune
eccezioni.
Ad es, l'amido del riso e delle patate ha un indice glicemico
superiore a quello di mele e pesche.
La frutta e gli ortaggi, hanno in generale
indici glicemici bassi.
Per il cane, e per carnivori in genere, i carboidrati sono 'più difficili da
digerire' che per gli erbivori o gli onnivori.
Questo sia perché non hanno l'amilasi nella saliva,
che per il loro tratto digerente è più corto.
In natura, quindi, i cani solitamente non mangiano cereali e in genere
carboidrati, perché avrebbero difficoltà a digerirli.
Però la cottura con relativa gelatinizzazione degli amidi, aiuta
molto il processo
digestivo.
Per cani, quindi, i carboidrati devono sempre essere cotti, o sottoposti ad altri
processi di scissione, perché vengano digeriti più facilmente.
La cottura, se fatta ad alte
temperature, ha però il difetto di distruggere alcuni importanti elementi, tra i
quali molte vitamine.
Sono quindi da preferire mangimi fatti con estrusori a doppia vite, con
estrusione a temperature medio basse e con altra pressione di estrusione.
Ed in ogni caso,
i mangimi andranno correttamente integrati dei macro e microelementi,
delle vitamine e degli amminoacidi necessari, o eventualmente persi nel processo
di cottura.
Inoltre occorre prestare attenzione al TIPO di carboidrato utilizzato.
Come spesso accade anche il mondo del Pet-food vive di 'mode'.
Anni fa qualcuno si è 'inventato' la dicitura 'Mangime Premium' che in seguito è stata usata da tutti, seguita dai 'Super Premium' e poi gli 'Holistic', i
'Monoproteici', etc...
Queste categorie ora sono 'codificate'. I 'Premium' si distinguono dai mangimi
economici per la migliore qualità degli ingredienti, i 'Super Premium' sono di
categoria superiore ai precedenti, e spesso vengono preparati con carni del tipo
'per uso umano' e con cereali di discreta o buona qualità e sono inoltre spesso
arricchiti con uova, lievito di birra, verdure, integrati da vitamine e sali
minerali etc...
Poi è arrivata la 'moda' degli alimenti 'dedicati' alle singole razze (per prima
la Royal Canine e di seguito molti altri) cosa che avrebbe un senso logico, ma
che alla prova dell''etichetta' si scopre essere solamente una questione di
'marketing', visto che la qualità del contenuto lascia a dir poco a desiderare.
Da alcuni anni è arrivata anche da noi la 'moda' dei Grain Free, e qua ci sarebbe da aprire un
apposito capitolo...
Oltreoceano, dove è nata, è già passata di moda, ed ora
i 'mangimi TOP' iniziano ad essere gli 'ORGANIC', ovvero 'biologici'
e come settore di nicchia, i cibi liofilizzati.
Partiamo col dire che i Grain Free hanno avuto il
grosso merito di innalzare
l'asticella della qualità media dei mangimi, e questo è ùn fatto innegabile.
Riguardo alla 'filosofia' che sta dietro questo concetto, ci sarebbe da
discutere...
Il tutto è partito dal discorso dell'alimentazione 'naturale' ovvero la
'famosa filippica' per cui 'il cane, discende dal lupo, e il lupo, in natura non mangia
cereali, bla bla bla...'
Il che come abbiamo appena visto, è 'in parte' vero,
in natura i lupi non possono cuocersi i cibi... e quindi si cibano
principalmente di carne...
ma a quel punto... se dobbiamo 'imitare' la dieta del lupo... facciamo la 'BARF'!
Questa teoria, se la applichiamo ai 'mangimi industriali', ovvero alle
crocchette, a ben vedere scricchiola...
Perché la leva sul discorso CEREALI, che spesso molti confondono con
'carboidrati'.
Ora... un mangime sotto forma di crocchette NON PUO' non contenere degli amidi,
ovvero dei carboidrati.
Non è infatti possibile estrudere le crocchette in mancanza di AMIDI, che
cuocendo gelatificano e permettono alla crocchetta di 'stare insieme'.
Se non ci fossero dall'estrusore uscirebbe farina di carne disidratata con
qualche aggiunta, e non starebbe insieme.
Quindi? Quindi al posto dei CEREALI, si aggiungono carboidrati sotto altre
forme, tipicamente Patate, Patate dolci, Piselli, Tapioca, etc etc.
Tornando
alla teoria della 'dieta ancestrale'... La domanda è:
'Ma il lupo, in natura, mangia patate, tapioca, piselli e
compagnia cantando?'
A Voi le risposte....
Un vantaggio derivante dal non usare i CEREALI è quello di evitare le possibili
contaminazioni da muffe e sopratutto da micotossine, che spesso sono presenti
nei cereali di bassa qualità e di terza scelta, di scarto o mal conservati.
Da qui l'esigenza di selezionare produttori 'seri' che si sottopongano
volontariamente a delle regole, e a dei controlli che certifichino la qualità
dei loro prodotti.
Su tutte le materie prima, a partire da quelle di origine animale, passando da
quelle di origine vegetale e finendo con le inclusioni di integrazioni minerali.
E questa attenzione va rivolta su TUTTA la filiera di TUTTE le materie prime,
compresi i fornitori
Quindi, 'mode' a parte, occorre badare in
primo luogo alla QUALITA' e alla CURA, generali e particolari, con le quali è
fatto un mangime di OTTIMA qualità.
Tornando ai 'Grain Free', la nostra esperienza, sui nostri Golden Retriever, è che,
in genere, hanno un più peno elevato tenore di proteine, ed un
generalmente elevato tenore di grassi.
Se vediamo le tabelle riportate sopra, sono forse più adatti all'alimentazione
di cani sportivi, che fanno intensa attività fisica, e magari che vivano
all'aperto, in climi più freddi dei nostri... Mi vengono in mente i cani da
slitta... e non a caso questi mangimi sono 'nati' in Canada....
All'atto pratico, provandoli sul campo, molti dei nostri cani hanno dimostrato
di patire questo tipo di mangimi, non li assimilano correttamente, ed anche sul
forum, sono state molte le segnalazioni di proprietari
che riscontrano un TOT di problematiche che si risolvono passando a mangimi
'tradizionali' di ottima qualità
Parlando di me, e dei 'nostri' cani, abbiamo la fortuna di far parte di un
progetto di 'banca del sangue canino' per cui tutti i nostri cani in età adatta,
sono donatori, e donano mediamente 3 volte l'anno.
Ad ogni donazione vengono fatte le analisi del sangue, ed abbiamo quindi la
fortuna di poter avere uno storico, e poter valutare COME e QUANTO cambiano i
valori passando da un mangime all'altro...
I risultati a volte sono eclatanti... Cani con valori di colesterolo e
trigliceridi molto alti, che cambiando mangime, dopo 3 o 4 mesi tornano ad avere
valori normali...
Valori ormonali, che cambiano, anche in maniera rilevante, al cambiare
dell'alimentazione...
Ed avendo molti cani, abbiamo una casistica che inizia ad essere interessante.
Quindi W i cereali?
NO...
La parola d'ordine è BILANCIAMENTO
Devono esserci proteine animali, di buona qualità che apportano gli elementi
che sono la BASE della vita...
Devono esserci Lipidi, di buona qualità che hanno moltecipli funzioni, oltre ad
essere apportatori di energia.
E a mio avviso Devono esserci anche i carboidrati, ad apportare energie
facilmente disponibili, e micro/macro elementi che necessitano...
Piuttosto, quello a cui occorre stare MOLTO attenti, nel valutare un mangime, è il TIPO di
carboidrati utilizzati...
Sono da preferire i mangimi che utilizzano più tipi di carboidrati, con indici
glicemici diversi... che evitano il rischio di picchi glicemici che possono
portare diversi problemi, a partire dall'obesità
Quindi, in genere, NO a mangimi con un solo tipo di carboidrato, magari con un indice glicemico
alto, e SI a mangimi che usano diversi tipi di carboidrati con indici glicemici
diversi...
SI a miscele fatte con diversi tipi di cereali 'antichi' e poco raffinati, più adatti all'alimentazione del cane, ricche di
micro e macroelementi, nei Grain Free si alle associazioni 'patata + piselli' o
comunque associazioni di carboidrati con differente indice glicemico, per lo
stesso motivo.
Concludendo.
Personalmente non ritengo affatto che i
carboidrati siano dannosi nell'alimentazione dei nostri cani.
Prima di allevare ho avuto per anni e anni cani, che mangiavano la 'pappa
casalinga' fatta da mio padre, che conteneva pasta stracotta, riso stracotto,
verdure dell nostro orto, e ovviamente carne...
Eppure sono morti tutti di vecchiaia... compreso Skipper, il mio primo golden,
che è vissuto fino a quasi 16 anni.
Ora dopo anni in cui alleviamo professionalmente, con una 40 di cani sotto gli
occhi, a cui si aggiungono le centinaia di cuccioli, oramai diventati adulti,
che continuiamo a seguire, posso dire che i migliori risultati li abbiamo con
mangimi tradizionali, che contengono carboidrati, realizzati con prodotti di
ottima qualità
Se parliamo di costi, un ottimo mangime non sempre costa più di un mangime
mediocre...
Anzi, spesso ci si stupisce dei costi di certi mangimi, che costano un occhio
della testa e ottengono punteggi pessimi.
Se poi posso aggiungere che molti proprietari, e se è per questo moltissimi
'allevatori' badano più al prezzo del sacco che a quello che somministrano ai
loro cani.
Anche a noi, arrivano offerte di forniture di mangimi 'fatti da allevatori,
per gli allevatori' con costi molto convenienti... ma che non darei MAI ai
miei cani, se non altro per non dover avere attacchi di orticaria ogni volta che
l'occhio cade sull'etichetta...
Ancora due parole, le ultime, ma non le meno importanti...
GRANDE importanza invece va data all'unico importantissimo ed indispensabile
elemento di cui finora NON abbiamo parlato, ovvero l'ACQUA.
E questo sia a riposo che sotto sforzo, soprattutto se questo è rivolto in
condizioni di temperatura e umidità elevate.
'La riduzione del volume plasmatico, a seguito dello spostamento di sangue venoso
verso i muscoli in attività e della disidratazione, può tornare ai livelli
normali soltanto dopo alcune ore dalla reidratazione.'
L'acqua è fondamentale per
tenere sotto controllo la temperatura, ancor più sotto sforzo, dove i muscoli
sviluppano calore.
Occorre lasciare sempre a disposizione del cane acqua
pulita e alla giusta temperatura, quindi ne troppo fredda ne troppo calda...
Cambiarla spesso, più vote al giorno, e fare attenzione che beva spesso, possibilmente evitando
l'ingestione di acqua a temperature troppo basse, soprattutto dopo gli
sforzi, che possono creare non pochi
problemi.
Scusate la lunghezza.
'Per ora'... è tutto...
Fonti, in ordine sparso:
- 'Elementi di nutrizione ed alimentazione del cane e del gatto' Prof. Vito
Laudadio
- "I fabbisogni energetici di mantenimento dei cani", Pier Paolo Mussa, Giorgia Meineri, Domenico Bergero.
- 'Nutritional Guidelines' FEDIAF
- 'Canine and Feline Nutrition 3 edition' - Linda P. Case MS, Leighann
Daristotle DVM PhD, Michael G. Hayek PhD, Melody Foess Raasch DVM
- 'Nutritional Requirements of Small Animals' Merck Manual
- 'Official Publication - Proposed Revisions Edited per Comments for 2016' AAFCO
- 'I cani da lavoro' dispense universitarie UNIBO
- 'Esigenze nutrizionali cane gatto' dispense universitarie UNIBO
- 'Nutrient Requirements for Adult Dogs Maintenance' NRC 2014
- 'Your Doga Nutritional Needs - A Science-Based Guide For Pet Owners' NCR
National Research Council
- 'Daily Maintenance Energy Requirements for Dogs and Cats' AA. VV.
- 'Alimentazione degli animali da compagnia' Dispense universitarie Università
di Ginevra
- 'Alimentazione del cane atleta' AA.VV.
- www.GOOGLE.it
- Davide Caffaratto / Kaffa - Allevamento GoldenMania
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